sabato 19 marzo 2011

Bye Bye bangkok

Bangkok e' stata una bella avventura, tra sudori ascellari e bei posticini puzzolenti. La citta' e' veramente un caos, ricca di vita e di gente che non ti lascia in pace, sopratutto se sei a Kaoshan road. Tutti cercano di venderti tutto, anche la madre (ovviamente il tarocco) se solamente potesser. Ping pong show, mi gridano sorridendo ogni volta che mi vedono aggirarmi solo per le bancarelle con del Pad Thai in mano. Sara' per la mia faccia da imbecille turista o per la mia puzza di sudore o magari lo dicono a tutti. Sicuramente la seconda.
Tra una sosta lungo il fiume, dopo aver visitato una scarica di wat (templi) e visto 20000 buddha in tutte le posizioni (manca solo quello su una gamba e quello che fa il gesto dell'ombrello) mi son soffermato a ridacchiare con un simpatico tedesco dall'aria sorniona. Al parco c'erano due autoparlanti giganti che emettevano musica tra il melenso popolare thailandese a brithney spears, e nessuno sembrava essere l'artefice di quel posizionamento in un posto cosi (almeno lo dovrebbe esser stato) rilassante. Insomma, il simpatico tedesco fa il fotografo per un agenzia di viaggi di cui ne e' socio. Se ne va in giro per il mondo per curare la parte sud-asiatica dell globo. Certa gente la fortuna proprio se la cerca! Fatto e' che il tempo di scambiarci il numeri di telefono per bere una birra la sera e l'acquazzone stile madonna vien giu tutto e' arrivato. Kaoshan road irriconoscibile, sembra sulle palafitte sun un fiume d'acqua. Anche i ladyboys sono scappati gente svarionata che deve guadara la strada per mangiarsi o bere qualcosa. La serata comunque e' andata avanti, tra mille discorsi e conoscendo gente a caso, incontrando tra l'altro una coppia conosciuta la sera prima. Finiti a bere cocktails davanti ad un wolkswagen mezzo aperto al centro della strada! Bella serata, foto ricordo, e arrivederci presto Bangkok!

lunedì 14 marzo 2011

Bangkok, allarme ascelle sudate.

Eccomi qua, dopo un volo Dubai-Bangkok in compagnia finalmente a 5 donnine tedesche (all'andata avevo trovato uno di Rovigo, uomo di mondo che gira per lavoro e che frequentemente va a puttane, un caro personaggio tutto sommato). Ovviamente la tecnica spaghetti mandolino deficiente tra-la-la non sbaglia mai. Ci schiacciate economicamente ma li ancora non molliamo (W il tamarrismo)! Ovviamente l'unico monitor/computer dell'aereo che non funzionava era il mio. Destino e' destino.
Bangkok e' una citta' molto grande. La metropoli si estende tra grattacieli e pagode. Un contrasto strano e unico. Ovviamente il tassista dove mi ha scaricato appena messo piede su terra cittadina? In mezzo ad una manifestazione contro il governo. Gente incazzata con maglie rosse ed io li, con una faccia da idiota con sto zaino in spalla. La gente mi guardava, mi rideva e mi indicava la strada. Si, Kaoshan road e' esattamente cio che di piu base-turistica esista al mondo. Quando uno arriva sembra di passare in una di quelle vie affollate (negli anni che furono) a grado, con degli hippies invece di "friulani di Gonars". Camere di qualsiasi genere. Ovviamente si va a caso dopo aver tentato un paio di camere. Stremato dall'ora e dal caldo (ovviamente si arriva in pantaloni lunghi e maglia... cosa piu inadatta nella capitale) ho detto si ad una camera che dell'orrido ne ha parecchio. In colombia ne ho visti un paio di
bacherozzi? Beh quella volta almeno erano tutti uguali e dopo una serie di spadellate uccidi mostro insetto il proprietario mi mise in un dormitorio femminile... sto giro invece il titolare (un uomo sulla... ma che eta' hanno qua?) cercando di catturare una specie di scorpione (al quale anche lui farfuglio' "this is dangerous") che rincorreva una corrazzata di scarafaggi giganti, ha anche avuto il coraggio di mollare una scorreggia fragorosa. Ovviamente chi tace acconsente e nessuno dice nulla. Sara' stato lo scarafaggio? Isomma una bella notte con flit ovunque dove i polmoni ardono all'odore acre, bollente. E vabbe. Con un po' di mente locale quindi girando per la citta' con i Tuk Tuk ho deciso dove andare a che fare e sto giro c'e' del trekking e un corso di immersione per otenere la licenza per sommozzatore (pivello). Post a breve. Menomale che qua tutti parlano, non ci si sente mai soli. Tanta gente e' tra l'altro partita come me, da beduino, ed e' molto facile fare amicizia. Serata particolare con due olandesi e un gruppetto di ragazze thai, con gran finale in discoteca e impennate con il tuk tuk (antifisico)! Gran finale: "quando vuoi per la corsa?". "Up To You" la risposta, indimenticabile.

Viva gli arabi! Dubai insegna.

Come descrivere Dubai? Grattaceli nel deserto e tradizioni millenarie che si mischiano. Come tutti i visitatori dal budget limitato sono finito a Deira, il primo insediamento a Dubai. La citta' si sviluppa lungo una grande linea che costeggia il mare, tagliata nel mezzo dal fiume. Ebbene si, la maggior parte della gente attraversa ancora il fiume con delle barchette, che cosano la bellezza di 1 Dirham (5 Dhiram= 1 Euro). C'e' un ponte, puzzolente, ma ci passano solo le macchine. C'e' una metropolitana, con il dipinto dell'ultimo sceicco, delirio di un uomo che ha voluto dare un volto occidentale a... un villaggio in mezzo al deserto. L'atmosfera e' comunque strana, e per certi versi confortevole. Donne vestite in burca che hanno un vagone solo per loro. Ovviamente la prima volta che son montato sulla metropolitana dove dovevo finire? Esatto. Dopo mezz'ora di gesti e mugugni ho capito, e me ne sono andato con l'esclamazione "mi pareva troppo bello" al quale uno del bangladesh ha riso, non so perche'.
Una citta' che ha il piu alto grattacielo del mondo, ma nessuno sembra rendersene conto ( a parte i venditori ambulanti di Burj Al Arab e Burj Dubai fatti di plastica argentata e dorata, deliziosi in mezzo alla collezione di carretti siciliani e trulli di alberobello in miniatura): la gente pensa a scaracchiare. Tutti scaracchiano! E' una costante. E tutti son abbastanza onesti! Poi che dire: dal fatto che c'e' una quantita' incredibile di gente dal bangladesh, india, sri lanka etc. nei parchi giochi, durante il giorno libero (ah, mi son dimenticato che c'e' un SOLO giorno libero, ed e' il venerdi!) questi si mettono a giocare a cricket! Sulla TV via cavo in camera avevo addirittura un canale chiamato CricketOne.
E viva anche il cricket! La gente asiatica, non quella buttata in un cantiere navale a spalare detriti con la bocca, sopratutto che non ha barriere linguistiche e' un tipo di gente molto rispettosa e molto socievole. Oserei dire terroni per certi versi. Ah, dimenticavo. La camera dell'albergo non era per niente male, spaziosa, pulita e confortevole. Unico problema il rumore dei "club sottostanti". Serate "filippino", le piu simili alle nostre con un gruppo che canta su una platea seduta su delle sedie di velcro patronali. Serate "bangladesh", con tavolo a ferro di cavallo con donnne tutte riunite in centro imbarazzate e gli uomini ai lati a fare gli spocchiosi. Serata "indiana" con donnine raggrupate che ronzano. Insomma, son arrivato all'idea che siamo cosi diversi che l'unico sentimento reciproco puo essere il rispetto e la curiosita'. Il resto e' solo acqua, perche' gli occidentali, approdati con le multinazionali, vivono da un altra parte, in un grattacielo, con il basement dove invece di suonare musica indiana, il giovedi sera arriva quale iper dj da chi sa dove. Ovviamente meglio se in fronte alla spiaggia, bella, acqua limpida, piena di gente che si fa il bagno vestita!