lunedì 14 marzo 2011

Viva gli arabi! Dubai insegna.

Come descrivere Dubai? Grattaceli nel deserto e tradizioni millenarie che si mischiano. Come tutti i visitatori dal budget limitato sono finito a Deira, il primo insediamento a Dubai. La citta' si sviluppa lungo una grande linea che costeggia il mare, tagliata nel mezzo dal fiume. Ebbene si, la maggior parte della gente attraversa ancora il fiume con delle barchette, che cosano la bellezza di 1 Dirham (5 Dhiram= 1 Euro). C'e' un ponte, puzzolente, ma ci passano solo le macchine. C'e' una metropolitana, con il dipinto dell'ultimo sceicco, delirio di un uomo che ha voluto dare un volto occidentale a... un villaggio in mezzo al deserto. L'atmosfera e' comunque strana, e per certi versi confortevole. Donne vestite in burca che hanno un vagone solo per loro. Ovviamente la prima volta che son montato sulla metropolitana dove dovevo finire? Esatto. Dopo mezz'ora di gesti e mugugni ho capito, e me ne sono andato con l'esclamazione "mi pareva troppo bello" al quale uno del bangladesh ha riso, non so perche'.
Una citta' che ha il piu alto grattacielo del mondo, ma nessuno sembra rendersene conto ( a parte i venditori ambulanti di Burj Al Arab e Burj Dubai fatti di plastica argentata e dorata, deliziosi in mezzo alla collezione di carretti siciliani e trulli di alberobello in miniatura): la gente pensa a scaracchiare. Tutti scaracchiano! E' una costante. E tutti son abbastanza onesti! Poi che dire: dal fatto che c'e' una quantita' incredibile di gente dal bangladesh, india, sri lanka etc. nei parchi giochi, durante il giorno libero (ah, mi son dimenticato che c'e' un SOLO giorno libero, ed e' il venerdi!) questi si mettono a giocare a cricket! Sulla TV via cavo in camera avevo addirittura un canale chiamato CricketOne.
E viva anche il cricket! La gente asiatica, non quella buttata in un cantiere navale a spalare detriti con la bocca, sopratutto che non ha barriere linguistiche e' un tipo di gente molto rispettosa e molto socievole. Oserei dire terroni per certi versi. Ah, dimenticavo. La camera dell'albergo non era per niente male, spaziosa, pulita e confortevole. Unico problema il rumore dei "club sottostanti". Serate "filippino", le piu simili alle nostre con un gruppo che canta su una platea seduta su delle sedie di velcro patronali. Serate "bangladesh", con tavolo a ferro di cavallo con donnne tutte riunite in centro imbarazzate e gli uomini ai lati a fare gli spocchiosi. Serata "indiana" con donnine raggrupate che ronzano. Insomma, son arrivato all'idea che siamo cosi diversi che l'unico sentimento reciproco puo essere il rispetto e la curiosita'. Il resto e' solo acqua, perche' gli occidentali, approdati con le multinazionali, vivono da un altra parte, in un grattacielo, con il basement dove invece di suonare musica indiana, il giovedi sera arriva quale iper dj da chi sa dove. Ovviamente meglio se in fronte alla spiaggia, bella, acqua limpida, piena di gente che si fa il bagno vestita!

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